reato per spaccio di droga for Dummies
reato per spaccio di droga for Dummies
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La categoria che più di tutte subisce la denuncia for every diffamazione è quella dei giornalisti. Un'indagine svolta dall'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha rilevato che la maggior parte delle querele che si sono poi tradotte in rinvii a giudizio è stata presentata da magistrati. Relativamente al biennio 2001-2002, le trigger giunte al Tribunale Civile di Milano sono state avviate nel eighteen% dei casi proprio dai magistrati; la percentuale sale al 45,six% se si fa riferimento ai procedimenti esaminati dalla Corte d'Appello.
Il procuratore generale militare ha quindi impugnato la sentenza di secondo grado in Cassazione. Ricorso che la Suprema Corte ha ritenuto fondato, disponendo un nuovo processo d'appello. La Cassazione ha confermato la «condanna a tre mesi di reclusione militare». Gli elementi decisivi for each la scelta della Corte di Cassazione sono stati l'individuazione del destinatario della diffamazione, anche se quest'ultima limitata advertisement «un numero ristretto di persone, quali i militari della Compagnia» e l'utilizzo di «uno strumento comunicativo di generalizzata e spiccata attitudine ricettiva» rappresentato da Facebook. Il tutto è racchiuso all'interno della sentenza n. 49066 del 2015 della Corte di Cassazione. [15]
In particolare, un uomo, dopo otto anni di processo e dopo aver subito anche la custodia cautelare, riusciva a dimostrare la reato di calunnia propria innocenza in merito a un'accusa di violenza sessuale; solo dopo la sua assoluzione il Pubblico Ministero aveva esercitato l'azione penale contro i calunniatori, per un reato oramai non più perseguibile in quanto estinto for each prescrizione.
Quando l'originale di un documento del quale occorre considerably uso è per qualsiasi causa distrutto, smarrito o sottratto e non è possibile recuperarlo, può esserne acquisita copia.
Dire «In questo ristorante non si mangia bene e si paga molto» non è diffamazione; dire «Il titolare della pizzeria è un imbroglione che inganna i clienti» è diffamazione.
Didatticamente, si suole così distinguere una duplice “versione” di configurabilità del reato:
Si tratta di un reato comune, potendo essere posto in essere da chiunque, di pura condotta, di pericolo e a forma vincolata.
Cosa significa ciò? Vuol dire che il diritto di critica non sfocia nella diffamazione se rispetta i criteri, sopra indicati, della pertinenza (cioè della rilevanza pubblica) e della continenza, non essendo necessario, invece, quello della verità, posto che il diritto di critica si poggia sempre su un’interpretazione soggettiva che il critico fa di un dato fatto.
Si potrebbe pensare che il termine per la querela per diffamazione, essendo pari a tre mesi, sia equivalente a novanta giorni. Non è così. Come ha avuto cura di specificare la giurisprudenza [3], il termine for each proporre la querela è di tre mesi, e non di novanta giorni, decorrente dal giorno della notizia del fatto che costituisce il reato. Facciamo un esempio. Il three aprile Tizio ha visualizzato su Fb un post for each lui profondamente offensivo; il termine ultimo per presentare querela sarà il three luglio, cioè tre mesi dopo il giorno in cui ha avuto conoscenza dell’offesa.
Rivelare un fatto, for each quanto diffamatorio, ad una sola persona non è reato: non scatta, quindi, né la diffamazione, né l’ingiuria. Se, for everyò, ad ascoltare la narrazione ci sono almeno due persone si configura la diffamazione. Si ha diffamazione anche se la frase offensiva viene pronunciata a più persone singolarmente in contesti differenti. Ciò che conta è l’intento unitario di voler pregiudicare l’altrui reputazione.
Per il giornalista, convenuto nel giudizio di risarcimento del danno da diffamazione, for each andare esente da responsabilità, è sufficiente dimostrare non la verità storica dei fatti narrati, ma anche soltanto la loro verosimiglianza.
Passando all’elemento soggettivo, il dolo si concretizza nella consapevolezza dell’innocenza dell’accusato, mentre a niente rilevano i moventi psicologici della condotta del reo.
La pronuncia della Suprema Corte n. 18174/2014 ha precisato come il danno arrecato alla reputazione debba essere inteso in senso unitario senza distinguere tra “reputazione personale” e “reputazione professionale”, trovando la tutela di tale diritto il fondamento nell’artwork.
La diffamazione è un reato di evento, cioè si consuma nell’istante e nel luogo in cui l’offesa viene percepita dai suoi destinatari.
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